Si chiamano “Avissivoglia” e sono una delle band emergenti della musica popolare calabrese

Una telefonata, un percezione di sorriso mi accoglie, qualche domanda per conoscere meglio gli “Avissivoglia” (nella foto). Chi mi risponde è Angelica Perri, voce e chitarrista del gruppo. Padroni della scena, abbracciano lo strumento, danno ritmo alle parole, si fanno apprezzare. Tramite la musica raccontano il territorio, le tradizioni, i momenti di storia sussurrata dai nonni, studiata sui libri come per il brano “Isabella”, ultimo frammento di storia di Isabella D’Aragona. Angelica, non troppo emozionata e decisa, mi presenta il gruppo. Nessun personalismo siamo gli “Avissivoglia” a rimarcare che, se c’è l’amicizia, l’unione, non serve altro. Musica popolare dai ritmi pop. Angelica ha diciassette anni, Daniel Mancuso quindici, Mattia Fuoco diciotto, Francesco Gallo sedici, Andrea Garofalo ventidue, Simone Cello ventitré, Antonio Garofalo sedici, Angelica Cello quindici e, “dulcis in fundo”, Federica Fuoco, la ballerina del gruppo, quattordici anni. Un albero dalle profonde radici l’immagine che li rappresenta. Radici lunghe e profonde che li legano alla loro terra. Domando: “Angelica permettimi, chiudendo gli occhi, per un solo attimo, visto il successo delle vostre canzoni, dove volete arrivare?”. Risposta immediata, sincera: “sempre qui, tra i nostri affetti, con gli amici di sempre”.  Un azzardo musicale, lascia intendere la loro voglia di fare musica. Il Savuto ha importanti gruppi popolari, tramite i loro ritmi, ricorda Angelica: “abbiamo ballato e cantato”. Ora siedono accanto a loro, contaminando con giusta modernità, parole dialettali, canti popolari, suoni rievocativi della tradizione. Originali. Ascoltando ogni singola traccia del loro primo lavoro discografico “Ne vasta chistu e ‘cchiú nente“, ancora dal titolo scelto si raccontano uniti, pronti a disegnare il loro percorso musicale, tramite la loro terra. Cantautori, il loro ritrovarsi è per scrivere affidando alla musica messaggi. Angelica grazie. La saluto frettolosamente cosciente che a breve scriverò ancora di loro. “Avissivoglia”. (Massimiliano Crimi)

Fonte: Parola di Vita.

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