Calcio, stagione indimendicabile per l’Asd Rogliano 1948
IL VERDETTO più atteso è arrivato allo stadio “Cosimo Zumpano” davanti a spalti gremiti: l’Asd Rogliano 1948 festeggia la promozione. La terza categoria è un campionato difficile e impegnativo, ancor di più per una squadra esordiente fra i dilettanti. Questa società è riuscita in poco tempo a superare ogni previsione. Ha puntato sui giovani, sulla scuola calcio che si distingue in tutte le categorie e, da quest’anno, anche sulla prima squadra. Un progetto ben disegnato da dirigenti e staff tecnico, mirato a ritornare allo sport sano, disciplinato e sociale. Un grande supporto è arrivato anche dalle famiglie che hanno abbracciato l’idea programmatica. Una stagione senza dichiarazioni sul futuro: “si scende in campo per divertirsi, per tornare al calcio che conta ma senza fretta di risultati”. E’ quanto chiarito fin da subito fuori e dentro gli spogliatoi dall’organizzazione sportiva. I rossoneri del Savuto hanno tenuto testa agli avversari senza mai accendere gli animi dei tifosi con promesse di alta classifica. Eppure, arrivati ai play off contro il Longobardi, sono bastati pochi minuti per segnare positivamente la partita. Al nono minuto il primo gol di Minonga. A metà del primo tempo il momentaneo pareggio degli ospiti, seguito dai gol di Altomare e Sabatino che hanno deciso l’incontro. Il secondo gol del Longobardi al 92º non è servito per la tanto sperata rimonta. Novanta minuti che hanno sancito la promozione in Seconda categoria. Un traguardo salutato con grande orgoglio dal presidente Francesco Citino, dagli allenatori Tomas Perfetti, Lorenzo Ambrogio e Angelo Domanico, dai dirigenti e dagli stessi tifosi che, coreografie a parte, hanno festeggiato sino a tarda sera nelle piazze e lungo le strade di Rogliano. “Numeri alla mano – hanno fatto sapere dalla società – è stato un campionato che ci ha visto gravitare costantemente nelle prime posizioni di vertice, combattendo alla pari contro compagini chiaramente allestite per il salto di categoria. Prova ne è lo score ottenuto contro le squadre di alta classifica, tutte meritevoli comunque di disputare categorie superiori”.
(Massimiliano Crimi)
Fonte: Parola di Vita