A Colosimi il primo memorial di bocce “Camillo Ruffolo”

SI TRATTA di una gara interprovinciale di bocce settore <Volo> organizzata dalla società bocciofila <Colosimi 2000> con il patrocinio dell’Amministrazione comunale e della Federazione Italiana Bocce. Un momento voluto dal figlio Pilerio, dal resto della famiglia e dagli amici del compianto Camillo Ruffolo. Una giornata dal richiamo sportivo e sociale per i tanti amanti di questo sport avvincente e di competizione che richiede passione, dedizione e tanto allenamento. Ne sono convinti i bocciofili di Colosimi e quanti prenderanno parte all’evento. Unica giornata di gara, le squadre (formate da due giocatori) si troveranno sul rettangolo di gioco divise in diverse categorie. Otto i gironi con partite della durata massima di 75 minuti. I campi previsti per le fasi preliminari saranno a Soveria Mannelli, Adami, Decollatura e nella stessa Colosimi. Il borgo del Savuto ospiterà le semifinali e le finali con incontri previsti nel pomeriggio. Il particolare che renderà avvincente il memorial sarà la tecnica di gioco denominata il <Volo>. “Una delle principali regole della giocata di volo – ha spiegato Francesco Iorfida, co-organizzatore della manifestazione – consiste nel colpire direttamente una porzione di terreno, una determinata boccia avversaria, oppure il pallino, nel perimetro dei cinquanta centimetri preventivamente indicato dal bocciatore”. In merito alle gare “visto il grande interesse che il memorial ha già suscitato e le tante richieste di partecipazione pervenute – ha precisato Iorfida – possiamo già annunciare che sarà un grande momento di condivisione di questo sport nel ricordo dell’amico e grande giocatore Camillo”. Quello delle bocce, ricordiamo, è un gioco molto antico. In Italia è gestito dalla Fib con riferimento a diversi campionati di società (e specialità) riservati ad adulti, giovani e donne. In Calabria sono diversi gli atleti a vantare traguardi importanti. L’iniziativa di Colosimi è prevista per domenica 11 agosto.

(Massimiliano Crimi)

Fonte: Parola di Vita

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