Calcio, serie B. Tortelli: “onoriamo questi colori”. Il Cosenza non si vuole arrendere
IN QUESTA situazione di classifica, ci si appiglia a tutto. Adesso, magari, anche alle parole di Pierantonio Tortelli, che a margine di Modena – Cosenza ha promesso l’impegno per difendere questi colori e la categoria. Più di così, al momento, proprio non può dire.
Il Cosenza ha bisogno di riaccendere la luce con una vittoria, che a Modena è sfumata nel finale, lasciando l’amaro in bocca ai 750 cuori rossoblù presenti al Braglia e a tutti i tifosi incollati alla tv. La scintilla non è del tutto scoccata, e per ora il punto conquistato meritatamente a Modena è utile a far morale.
Fa rabbia vedere il primo tempo dei lupi e poi verificare la pessima classifica. Un Cosenza padrone del campo, pulito nel gioco, pericoloso, un Modena col baricentro basso e in difficoltà. Ma del resto, e recentemente, era successo così anche a Castellammare di Stabia e in tante trasferte. È come se questa squadra fosse lì lì per sbocciare e poi non riesca.
Del resto, uno dei limiti di questo Cosenza è proprio l’inesperienza di troppi uomini, unitamente a quelle lacune tecniche a cui, colpevolmente, nel mercato di gennaio, non si è voluto porre rimedio.
Nicola Belmonte, che ha ereditato la gestione di Alvini, non può fare miracoli. Ha ripescato dal primo Fumagalli e Ciervo, che hanno dato quanto potevano. Ha provato a dare fisicità con Dalle Mura e Venturi schierati insieme, lo stesso con Gargiulo e Charlys. Soprattutto nella ripresa, per difendere il gol di Artistico, ha cercato di compattare la squadra, affidandosi al vecchio gioco all’italiana. Una tattica che stava pagando, non fosse stato per quel gol subito da una palla vagante in area a pochi minuti dal gong.
La salvezza rimane difficilissima, inutile prenderci in giro. Se non si vincono almeno due delle prossime tre partite sarà difficile pensare di risalire la china. Ora, più che altro, serve un patto nello spogliatoio e l’impegno di tutti i calciatori per centrare un miracolo sportivo. Del resto, non è mai bello avere in carriera la macchia di una retrocessione.
(Fabio Mandato)
Fonte: Parola di Vita